ARGOS è un integratore alimentare a base di L-Arginina, Taurina e Vitamina B6, utile per apportare una quota supplementare di tali componenti all’alimentazione quotidiana. In virtù del suo ruolo biologico e delle funzioni che esercita in varie attività dell’organismo (precursore dell’ossido nitrico, della creatina, sintesi proteica, neoglucogenesi, detossificazione dai residui azotati, antiossidante ecc.), la L-arginina costituisce da diversi anni un supplemento nutrizionale ampiamente utilizzato in ambito sportivo e clinico.
Ingredienti attivi | per dose/ 3g | *%VNR |
L-arginina | 2726.4 mg | – |
Taurina | 30 mg | – |
Vitamina B6 | 3 mg | 214 |
*Valori Nutritivi di Riferimento
La L-arginina è un aminoacido classificato come condizionatamente essenziale, in quanto assume un ruolo chiave in alcuni momenti fisiologici della vita, come l’adolescenza e la pubertà, e in corso di alcune condizioni patologiche come traumi estesi ed ustioni.
Le funzioni biologiche della L-arginina possono essere così riassunte:
- Precursore dell’ossido nitrico (NO): il monossido di azoto è un’importante molecola di segnalazione che regola la vasodilatazione e svolge funzioni nella reazione nel sistema immunitario;
- Gluconeogenesi: sintesi di glucosio in condizioni metaboliche particolari;
- Sintesi proteica: costruzione di nuove proteine;
- Precursore della creatina e di altri derivati (urea, ornitina agmatina, poliammine ecc.): dall’arginina si possono ottenere la creatina e altri composti fondamentali nell’economia cellulare e al metabolismo;
- Detossificazione dei residui azotati;
- Azione antiossidante.
Per questo motivo l’integrazione con L-arginina è divenuta sempre più diffusa, oltre che per supportare il recupero e la performance (miglior flusso ematico, anti-catabolismo, aumento della sintesi di GH ecc., ma con molto “ottimismo”), anche nel trattamento di varie patologie o condizioni disagevoli, come quelle cardiologiche, l’ipertensione, alcuni dismetabolismi, i traumi chirurgici, le gravi ustioni, l’infertilità maschile e la disfunzione erettile.
Benefici potenziali e reali dell’arginina
L-Arginina e funzione cardiovascolare
Molto interessanti sono gli effetti della supplementazione con L-arginina sullo stato di salute cardiovascolare.
Partendo da evidenze inizialmente solo sperimentali, l’uso di arginina si è affermato in ambito cardiologico per le sue diverse modalità d’azione.
Più precisamente, l’adeguata supplementazione con arginina si sarebbe rivelata utile nei pazienti affetti da ipercolesterolemia, ipertensione ed angina pectoris, nel ridurre il danno vascolare, migliorare la perfusione cardiaca, ridurre l’ossidazione delle lipoproteine LDL e migliorare le caratteristiche reologiche del sangue.
Tali attività sembrerebbero attribuibili sia a un effetto diretto sulle pareti vascolari che alla produzione di mediatori vasoattivi come NO.
Una meta-analisi ha mostrato che la L-arginina riduce la pressione sanguigna con stime aggregate di 5,4 mmHg per la pressione sistolica e 2,7 mmHg per la pressione diastolica [Dong JY, Qin LQ, Zhang Z, et al. (December 2011). “Effect of oral L-arginine supplementation on blood pressure: a meta-analysis of randomized, double-blind, placebo-controlled trials“. review. American Heart Journal. 162 (6): 959–65].
L’integrazione con l-arginina riduce inoltre la pressione sanguigna diastolica e allunga la gravidanza per le donne con ipertensione gestazionale, comprese le donne con pressione alta come parte della pre-eclampsia. Non ha abbassato la pressione sanguigna sistolica né migliorato il peso alla nascita [Gui S, Jia J, Niu X, et al. (March 2014). “Arginine supplementation for improving maternal and neonatal outcomes in hypertensive disorder of pregnancy: a systematic review“. (review). Journal of the Renin-Angiotensin-Aldosterone System. 15 (1): 88–96.].
L-Arginina e fertilità
I numerosissimi trial clinici pubblicati a riguardo, sembrerebbero concordare sull’utilità della L-arginina nel migliorare la motilità e la qualità degli spermatozoi in pazienti affetti da oligospermia.
Tale attività sembrerebbe ancora una volta legata all’effetto vasodilatatore ed antiossidante dell’L-arginina.
L-Arginina e disfunzione erettile
Le evidenze sull’integrazione con arginina nei soggetti con disfunzione erettile ha esaminato prevalentemente la combinazione con altri integratori (pycnogenol, yohimbe, adenosina monofosfato, citrullina, ornitina).
La supplementazione di L-arginina, da sola o in combinazione con altri integratori, sembra migliorare la disfunzione erettile rispetto al placebo o nessun trattamento in generale.
L-arginina ed immunità
L’integrazione con L-arginina si sarebbe rivelata particolarmente efficace nei soggetti defedati (come i pazienti affetti da HIV) per il miglioramento dell’assetto immunologico.
In particolare, l’integrazione di arginina contribuisce a potenziare la sintesi e l’attività di linfociti citotossici e cellule Natural Killers, dedite alla protezione dell’organismo nei confronti di patogeni e cellule neoplastiche.
L-Arginina, traumi e ustioni
L’attività immunomodulante da un lato e la capacità di indurre la sintesi di prolina, aminoacido abbondante nel collagene, dall’altro, giustificherebbe il ruolo chiave dell’L-arginina nel facilitare la ripresa strutturale e funzionale del tessuto leso.
Questa attività si sarebbe rivelata particolarmente preziosa in corso di grandi interventi chirurgici, ferite estese o gravi ustioni.
Altre applicazioni per la salute
È stato dimostrato che la L-arginina assunta per via orale inverte la necrosi digitale nella sindrome di Raynaud.
Il tessuto cerebrale di persone decedute e affette da schizofrenia mostra un metabolismo dell’arginina alterato – oltre che bassi livelli di GABA e alti di agmatina. Ciò suggerirebbe un ruolo della L-arginina nella patogenesi della schizofrenia, ma i dati attualmente disponibili sono insufficienti.
L-arginina e sport
L’uso di arginina in ambito sportivo è attualmente giustificato soprattutto dal ruolo antiossidante ed immunomodulante, prezioso soprattutto durante sessioni allenanti particolarmente intense e competizioni prolungate.
Non trascurabili potrebbero essere anche il potenziale ruolo ergogenico, legato all’attività gluconeogenica dell’arginina, e il ruolo detossificante nei confronti delle scorie azotate, solitamente più elevate negli sportivi.
Per molto tempo si è ritenuto che la supplementazione con L-arginina potesse contribuire all’aumento della secrezione endogena di ormone della crescita (GH) ed affini.
Tale attività, osservata soprattutto in pazienti anziani, defedati, sarcopenici e generalmente in regime di ricovero, non risulterebbe invece apprezzabile in individui sani ed allenati, sfatando così un mito ancora in auge.
Questo anche perché l’effetto stimolante dell’arginina sulla liberazione di somatotropina sembrerebbe rilevante nella modalità di somministrazione parenterale (endovenosa), ma non in quella per bocca.
I dosaggi attualmente impiegati in letteratura sono molteplici e generalmente compresi tra i 3 ed i 20 g / die, eventualmente suddivisi in più assunzioni (ad es. da 2500 mg l’una) per scongiurare la comparsa di effetti collaterali.
In ambito sportivo, la dose giornaliera di arginina più utilizzata è quella dei 3 g / die, generalmente assunta nelle fasi pre-allenamento o prima del riposo notturno.
In ambito cardiologico o andrologico, invece, la dose può salire anche fino ai 5, 6 o addirittura 10 g / die. In questi casi è inevitabile dover ripartire la quantità totale in 2, 3 o 4 dosaggi.
Per contrastare la disfunzione erettile, assumere 5g / die di L-arginina, con o senza cibo. Dividere il dosaggio e separarlo da almeno 4 ore alla comparsa di prurito o altri effetti collaterali. Una parte o tutta l’arginina va assunta 30 minuti prima del rapporto.
La taurina è un amminoacido condizionatamente essenziale che viene aggiunto in molti integratori e bevande energizzanti. Dal punto di vista biologico la taurina si differenza dai venti alfa aminoacidi che formano le proteine per la presenza di acido sulfonico (SOOOH) al posto del tradizionale gruppo carbossilico (COOH).
La taurina svolge un ruolo fondamentale nella sintesi degli acidi biliari; questi acidi, prodotti nel fegato ed incorporati nella bile, derivano dal colesterolo e ne facilitano l’eliminazione. La bile è inoltre essenziale per la digestione dei grassi e per l’assorbimento delle vitamine liposolubili. Taurina: stimola la sintesi endogena di testosterone. Nell’uomo il ruolo più conosciuto della taurina è il suo coinvolgimento nella formazione di complessi acido-biliari coniugati nel fegato. Recenti studi osservazionali suggeriscono un ruolo di taurina nella spermatogenesi in relazione alle proprietà antiossidanti, stabilizzatrici della membrana spermatica, fattore di mobilità spermatica, azione anti-apoptotica e di stimolo alla sintesi endogena di testosterone. Uno studio in modello animale, conferma questi dati preliminari, indicando come taurina sia in grado di sopprimere il deterioramento della funzione testicolare in relazione ad un’azione antiossidante e di inibizione apoptotica, La taurina funge da stimolante sessuale perché ha il potere di aumentare il desiderio e la resistenza nei rapporti sessuali. La taurina permette di migliorare la prestazione sessuale maschile e femminile.
La vitamina B6 è una vitamina del gruppo B, conosciuta anche come “piridossina” dall’unione delle sue componenti. Il nome è infatti la combinazione di: “pirid-” ad indicare il derivato “piridinico”, “-oss-” il gruppo “idrossilico”, entrambi caratteristici della struttura, mentre la terminazione “-ina” sta ad indicare che si tratta di una vitamina.
Con il termine vitamina B6 non viene indicata solamente la piridossina, ma l’insieme di 3 molecole interconvertibili tra loro: piridossina, piridossale e piridossamina, molecole formate da derivati piridinici che si distinguono per gruppi funzionali specifici.
Essendo una vitamina del gruppo B, appartiene alla macrofamiglia delle vitamine “idrosolubili”, solubili in acqua ed escrete con le urine in caso di eccesso.
Non è accumulabile all’interno dell’organismo di conseguenza va costantemente introdotta con la normale alimentazione. È ampiamente diffusa negli alimenti, tra cui grano e altri cereali, legumi, frutta secca e carne, soprattutto fegato.
In caso di dieta non equilibrata o di apporto insufficiente, gli integratori alimentari – fonti della vitamina in questione – possono aiutare a raggiungere il fabbisogno nutritivo di riferimento, che per adulti è pari a 1,4 mg giornalieri.
La sua carenza venne osservata in diversi esperimenti condotti negli anni ‘20 sulla pelle del ratto e venne chiamata “pellagra del ratto”, a causa della somiglianza con la pellagra umana, derivata invece da una carenza di niacina, vitamina B3.
Proprietà e benefici della vitamina B6
Una volta raggiunto il sangue, la vitamina B6 viene converita in “piridossal fosfato”, che è la forma addizionata di un gruppo fosfato e che risulta maggiormente attiva.
In generale, sia nella forma fosfato che non, la vitamina B6 partecipa a diverse reazioni metaboliche che coinvolgono gli amminoacidi e il loro metabolismo, come la transaminazione e la deaminazione. È dunque una vitamina importante per reazione di sintesi e catabolismo delle proteine (cioè la scomposizione delle proteine in amminoacidi, le corrispondenti molecole semplici) all’interno dell’organismo.
Oltre a questo la vitamina B6 ha un’azione benefica sul benessere fisico e mentale, contribuendo da una parte al buon funzionamento del sistema immunitario, dall’altra al corretto livello di energia per affrontare la giornata, riducendo la stanchezza e l’affaticamento.